LONDRA, incendio alla Grenfell Tower. La polizia spera che morti siano meno di 100 (VIDEO)
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LONDRA, incendio a Grenfell Tower, in corso evacuazione, diversi feriti, udite grida d'aiuto

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Le fiamme hanno attaccato tutti i 24 piani dell'edificio. Confermata la morte di Gloria e Marco i due italiani . Aperta formalmente indagine penale.

LONDRA, incendio a Grenfell Tower, in corso evacuazione, diversi feriti, udite grida d'aiuto
LONDRA, incendio a Grenfell Tower, in corso evacuazione, diversi feriti, udite grida d'aiuto

La polizia di Londra si augura che le vittime dell'incendio alla Grenfell Tower siano meno di 100: a dirlo è il comandante della operazioni, Stuart Candy, che non ha voluto dare indicazioni sulle stime fatte dalle autorità sui morti ma spera che il numero non sia "di tre cifre".

Le autorità non si aspettano di trovare altre persone vive all'interno della torre. 'Ci vorranno settimane per controllare tutto l'edificio', afferma il capo dei vigili del fuoco, aggiungendo che ancora non si sa il numero delle vittime. La stampa inglese denuncia: 'La tragedia era evitabile'. La regina esprime il suo cordoglio con un messaggio diffuso da Buckingham Palace: 'Prego per le famiglie delle vittime'. La premier britannica Theresa May e il leader laburista Jeremy Corbyn in visita alla zona colpita. Ed è un rifugiato siriano di 23 anni la prima vittima identificata nella tragedia, come riferisce Sky News. Il giovane studiava ingegneria civile alla University of West London. Il suo sogno era quello di tornare un giorno in Siria per ricostruirla dopo la guerra civile.

Tra i morti ci sono due giovani fidanzati italiani. Gloria Trevisan e Marco Gottardi, entrambi veneti: 27 e 28 anni, architetti, nella capitale britannica dal marzo scorso, residenti in un appartamento al 23esimo e penultimo piano del grattacielo.

"La verità deve venire fuori, ci vogliono risposte", ha detto Corbyn visitando il luogo della tragedia. A differenza della premier Theresa May, che si era fermata pochi minuti a parlare con i pompieri e la polizia, il leader laburista si é trattenuto anche fra la gente e con i volontari di un centro di raccolta allestito nel complesso della chiesa di St. Clements. E ha insistito sui tanti interrogativi lasciati aperti dal disastro.

E la premier britannica May ha annunciato un'inchiesta pubblica sul disastroso incendio. "Questa terribile tragedia va indagata in modo adeguato", ha promesso May, sullo sfondo delle polemiche e degli interrogativi che montano sulla sicurezza della torre e di altri edifici simili, nonche' sulla mancata prevenzione. La premier conservatrice ha anche garantito che decine di famiglie rimaste senza un tetto a causa della sciagura saranno "rialloggiate a Londra" con l'aiuto delle autorità. Ma soprattutto ha cercato di rassicurare sulla volontà di affrontare le molte questioni irrisolte che l'episodio ripropone e le denunce che restano inevase da anni. "La gente adesso vuole risposte - ha ammesso - e ha assolutamente ragione di volerle". "E' per questo che oggi ho ordinato un'inchiesta pubblica, a tutto campo, su questo disastro", ha insistito. "Dobbiamo capire - ha concluso Theresa May - cosa sia accaduto, dobbiamo avere una spiegazione su questo. Lo dobbiamo alle famiglie, alle persone che hanno perso i loro cari, a chi ha perduto degli amici o la casa in cui viveva".

E un'inchiesta penale è stata aperta sull'incendio: lo ha annunciato Scotland Yard, senza precisare per ora i reati ipotizzati, che possano andare dalla negligenza criminale, alla violazione di norme di sicurezza fino a eventuali ipotesi dolose al momento non avanzate.

Testimoni raccontano di scene come l'11 settembre: 'La gente si lanciava dalle finestre' . Polemiche sulla sicurezza.

Theresa May ha compiuto una breve visita nella zona della Grenfell Tower. La premier britannica, vestita di nero, ha incontrato i pompieri e gli agenti di polizia impegnati nei soccorsi e si è fatta aggiornare sulla situazione parlando con la comandante della London Fire Brigade, Dany Cotton.

"La verità deve venire fuori, ci vogliono risposte": così Jeremy Corbyn, visitando il luogo della tragedia della Grenfell Tower. A differenza della premier Theresa May, che si era fermata pochi minuti a parlare con i pompieri e la polizia, il leader laburista si é trattenuto anche fra la gente e con i volontari di un centro di raccolta allestito nel complesso della chiesa di St. Clements. E ha insistito sui tanti interrogativi lasciati aperti dal disastro.

Stampa Gb denuncia, tragedia evitabile - Sulla stampa britannica campeggia l'immagine della Grenfell Tower di Londra in fiamme come un atto d'accusa. Ad accompagnarla titoli che denunciano il catastrofico e micidiale incendio di ieri nel grattacielo popolare di North Kensington, a Londra, come una tragedia di fatto annunciata e molto probabilmente evitabile. Il Times titola "Il disastro in 15 minuti", indicando il tempo approssimativo che il fuoco ha impiegato a propagarsi nella struttura, per poi rievocare alcuni dei particolari più spaventosi della vicenda e sottolineare come gli abitanti avessero denunciato per tempo il rischio che quel palazzo potesse rivelarsi "una trappola". Mentre il Guardian punta direttamente sulle denunce inascoltate accusando: "Gli avvertimenti erano stati ignorati". Stessa lunghezza d'onda sul conservatore Daily Telegraph, che parla di una strage che "aspettava di accadere": covata dalla noncuranza di chi avrebbe dovuto raccogliere gli allarmi. Anche i tabloid sono critici, col Daily Mail che si chiede: "Come diavolo è potuto accadere?", e il Sun, "Gli avevano detto che era sicuro". 

Monta la polemica sulla sicurezza. Si parla sempre più infatti di una tragedia annunciata dal comitato di inquilini, il Grenfell Action Group, che aveva lanciato negli anni numerosi allarmi, rivolgendosi in primo luogo alla ditta proprietaria dell'immobile, la Kensington and Chelsea Tenant Management Organisation (KCTMO), che li aveva rassicurati affermando che era tutto in regola. La torre era stata sottoposta di recente a un lavoro di ristrutturazione da 8,6 milioni di sterline, fra cui un nuovo rivestimento con materiale isolante, che si era concluso nel maggio 2016. Ma i residenti avevano avanzato forti dubbi sui lavori, sull'utilizzo massiccio di pannelli in plastica, quindi infiammabili, e sul fatto che i rischi di un incendio del palazzo rimanevano molto alti. Come se non bastasse le misure antincendio spiegate in appositi cartelli invitavano i residenti a chiudersi in casa e aspettare i pompieri. Non solo, non ha funzionato il sistema antincendio e nemmeno gli spruzzatori che possono contenere la diffusione delle fiamme. Un fatto simile era accaduto nel 2009 nel sud di Londra, quando era divampato un incendio in un condominio, la Lakanal House, e in quel caso erano morte sei persone.

L'edificio, che ha uno dei suoi affacci in Latimer Road, di fronte all'omonima stazione della metropolitana, fu costruito nei primi anni '70 e completato nel 1974. Ma di recente erano stati avviati i lavori per un'ampia risistemazione.

L'ambasciata d'Italia e il consolato generale a Londra, in stretto raccordo con la Farnesina, seguono fin dalle prime ore l'incendio avvenuto alla Grenfell Tower per verificare la possibile presenza di connazionali e prestare loro ogni possibile assistenza. L'ambasciata a Londra ha inoltre twittato il numero della Metropolitan Police per la segnalazione dei dispersi: 08000961233. (ANSA)