Aereo caduto nel Sinai, lampo di calore rilevato da un satellite
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Abbiamo 979 visitatori e nessun utente online

Annunci - il Centro Tirreno
home-1-ads-pct

Aereo caduto nel Sinai, lampo di calore rilevato da un satellite

Mondo
Typography

Un lampo di calore. E' quello che avrebbe rilevato un satellite americano che si trovava sulla penisola del Sinai nel momento in cui sabato è precipitato l'aereo russo in Egitto.

Lo riferisce un funzionario americano, citato dalla Cnn, vicino alle indagini sulla tragedia. Intelligence e militari Usa stanno esaminando i dati per stabilire se il bagliore sia avvenuto in aria o a terra. Gli analisti, si legge ancora sulla Cnn, sostengono che i lampi di calore possano essere riconducibili a diverse possibilità: il lancio di un missile, l'esplosione di una bomba, il malfunzionamento di un motore che genera un'esplosione, un problema strutturale che provoca un incendio o i resti che cadono a terra. Secondo altre fonti americane citate dall'Nbc, le immagini catturate dal satellite americano a infrarossi non sostengono la teoria secondo cui l'Airbus sia stato colpito da un missile. "Le speculazioni che l'aereo sia stato abbattuto da un missile sono fuori discussione", ha detto una fonte.

E' solo ''propaganda'' la rivendicazione da parte dello Stato Islamico (Is) dell'abbattimento di un aereo russo che sabato sorvolava la Penisola del Sinai. Lo ha dichiarato il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi citato dalla Bbc, dopo che il direttore dell'Intelligence nazionale Usa James Clapper aveva descritto come ''improbabile'' il coinvolgimento della cellula dell'Is nel Sinai nel disastro dell'aereo della compagnia Kogalymavia, costato la vita a 224 persone. ''E' propaganda sostenere che (l'aereo, ndr) sia precipitato a causa dell'Is. E' un modo per danneggiare la stabilità e la sicurezza dell'Egitto, e l'immagine dell'Egitto'', ha detto al-Sisi alla Bbc. ''Credetemi, la situazione nel Sinai, e soprattutto in quell'area limitata, è sotto il nostro pieno controllo - ha aggiunto il presidente egiziano - Chiunque sia interessato alla questione è benvenuto a partecipare alle indagini''.