Caccia all'artificiere, identificati i kamikaze. Farnesina, probabile italiana tra le vittime
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Caccia all'artificiere, identificati i kamikaze. Farnesina, probabile italiana tra le vittime

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L'uomo arrestato ad Anderlecht non é l'artificiere Najim Laachraoui: lo scrive il quotidiano belga DH. Lo stesso giornale stamani aveva dato la notizia dell'arresto di Laachraoui.

 

Caccia all'artificiere, identificati i kamikaze. Farnesina, probabile italiana tra le vittime
Caccia all'artificiere, identificati i kamikaze. Farnesina, probabile italiana tra le vittime

 

E intanto sono stati identificati i kamikaze dell'aeroporto: sono i fratelli Khalid e Ibrahim El Bakraoui che si sono fatti saltare in aria ieri. L'identificazione dei due e' stata resa nota dalla polizia.

 

E la Farnesina ritiene molto probabile che ci sia un'italiana tra le vittime degli attentati di Bruxelles. L'ambasciata italiana è in contatto con la famiglia per le necessarie procedure di riconoscimento. "Il presidente del Consiglio ci ha informato che c'è una verifica in corso su una possibile vittima italiana", ha detto Maurizio Lupi all'uscita da Palazzo Chigi. E ha aggiunto che la vittima sarebbe "una donna che era dispersa": "è in corso la fase di riconoscimento, i familiari sono con il console a Bruxelles. Era una donna che prendeva normalmente la metropolitana e dovrebbe essere tra le vittime della metro ma la violenza dell'esplosione ha reso le vittime irriconoscibili", ha riferito.

 

Il covo nella zona di Schaerbeek, dove ieri e' stata trovata una bomba con dei chiodi, prodotti chimici e una bandiera dello Stato Islamico, è stato scoperto grazie al tassista che ha portato i tre sospetti all'aeroporto di Zaventem, secondo Le Soir. L'uomo era rimasto sorpreso che i tre uomini non gli avessero lasciato toccare le loro valigie.

 

Minuto di silenzio in città - Un lungo emozionato minuto di silenzio ha avvolto tutta la città. Tantissime le persone raccolte a Place de la Bourse, la piazza centrale diventata il luogo dell'omaggio alle vittime, con candele, palloncini e scritte con gessetti. Ma tanti anche per strada, attorno alle Istituzioni europee, a pochi passi dalla stazione della metro di Maelbek dove è esploso uno dei due ordigni delle stragi di ieri.

 

Strage a Bruxelles, la città simbolo dell'Ue, ora listata a lutto e sotto shock. Prima due kamikaze all'aeroporto, poi una bomba nella metropolitana all'ora di punta hanno seminato morte e paura colpendo il cuore dell'Europa. Il bilancio provvisorio degli attacchi, di cui l'Isis ha rivendicato la paternità, secondo gli ultimi dati forniti dal ministro della Sanità belga, Maggie De Block, parla di 31 morti mentre il numero dei feriti è di almeno 250 persone. (Ansa)