Nella capitale ci sono stati scontri tra i militari lealisti e soldati contro
E' di oltre 60 morti, molti dei quali nella capitale Ankara, il bilancio del fallito golpe condotto dai militari in Turchia contro il presidente Erdogan.
"Hanno organizzato un attentato all'unità, alla solidarietà e alla sovranità nazionale". Così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan dopo il suo arrivo a Istanbul. "Si tratta di un tentativo di rovesciare lo Stato e la volontà popolare" ha aggiunto.
Erdogan, appena atterrato a Istanbul, è stato salutato da una folla di sostenitori tra le vie della città
"Coloro che hanno pianificato" questo colpo di Stato "pagheranno duramente". Lo afferma il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan parlando dall'aeroporto di Istanbul.
"Io sono accanto al mio popolo, non me ne vado da nessuna parte". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in una conferenza stampa dopo il suo arrivo a Istanbul.
Almeno 50 soldati golpisti sono stati arrestati a Istanbul.
Due forti esplosioni sono state udite nei pressi di piazza Taksim a Istanbul, dove proseguono gli scontri tra soldati e poliziotti. Lo riferiscono media internazionali
Una forte esplosione è stata udita all'aeroporto Kemal Ataturk di Istanbul. E' quanto riporta Skynews citando testimoni sul posto. Allo scalo di Istanbul, è atterrato il presidente turco Erdogan
Un gruppo di militari è entrato nell'edificio del gruppo editoriale Dogan, di cui fa parte anche la Cnn Turk. Lo ha annunciato in diretta la conduttrice dell'emittente, principale gruppo editoriale indipendente del paese, prima di interrompere le trasmissioni
Il volo con a bordo Erdogan sarebbe atterrato a Istanbul. Lo ha annunciato il ministro della Difesa
Carri armati in strada, elicotteri e F16 dell'esercito hanno volteggiato su Ankara e Istanbul.
Nella capitale ci sono stati scontri tra i militari lealisti al presidente Erdogan e soldati contro.
Nell'attacco al Parlamento di Ankara vi sono stati diversi "morti e feriti". Lo sottolinea il premier turco, Binali Yildirim. La Cnn Turk parla di almeno 12 feriti, di cui almeno due gravi, senza invece dare indicazioni sul numero delle vittime.
L'ufficiale Muharrem Kose, secondo quanto riporta l'agenzia turca Anadolu, sarebbe stato identificato come il regista del golpe. Kose era stato rimosso nel marzo scorso dallo staff dello Stato maggiore turco. Un ordigno è stato lanciato contro la sede del parlamento turco ad Ankara, ci sarebbero diveri feriti. Una forte esplosione è stata anche udita nei pressi del ponte sul Bosforo.
Trentasei anni dopo l'ultimo putsch, la clamorosa azione di una parte dell'esercito turco ha spiazzato il mondo. Dopo qualche ora di silenzio, Erdogan ha lanciato un appello ai turchi attraverso via Facetime attraverso uno smartphone sulla Cnn Turk affinché scendessero in strada per opporsi al golpe: "Sono ancora io il presidente, resistete". Ma non si sa dove si trovi. Una fonte militare americana lo dava in volo verso la Germania ma i tedeschi avrebbero rifiutato all'aereo l'autorizzazione ad atterrare: una vicenda su cui però non c'è nessuna conferma. Gli Stati Uniti sono con il governo democraticamente eletto in Turchia. Lo afferma la Casa Bianca, sottolineando che il presidente americano, Barack Obama, ha parlato del colpo di stato in Turchia con John Kerry.
Da Obama a Renzi, capitali con il fiato sospes.
Ci sono stati violenti scontri tra la polizia anti-sommossa e l'esercito turco in piazza . Almeno 17 poliziotti sono rimasti uccisi nell'assalto compiuto dai militari contro la sede centrale della sicurezza ad Ankara. Colpi di arma da fuoco sono stati sentiti nel quartiere di Harbiye, nel pieno centro di Istanbul. Sul posto sono giunte diverse ambulanze ma ancora non si hanno ulteriori dettagli sulla dinamica e sulla presenza di eventuali vittime.
Le prime notizie sono partite poco prima della mezzanotte turca (le 22 in Italia), con messaggi sulla chiusura di due ponti sul Bosforo a Istanbul.
Si si sono uditi spari anche ad Ankara, dove nelle strade si vedevano i carri armati nei punti nevralgici, mentre elicotteri e jet militari sorvolavano la città. A quel punto l'esercito ha diramato un messaggio a tutti i cittadini: tornate e restate nelle vostre case, mentre il premier, Binali Yildirim, denunciava il "tentato golpe", attribuendolo ad un gruppo ribelle interno all'esercito: "Faremo tutto il possibile perché prevalga la democrazia. Il colpo di stato non riuscirà e i responsabili saranno puniti", ha dichiarato, aggiungendo che "i responsabili pagheranno il prezzo più alto".
Un braccio di ferro politico mediatico durato neanche una mezz'ora, prima che i militari prendessero il controllo della tv di Stato, annunciando ufficialmente di aver preso il potere. Lo abbiamo fatto, hanno specificato i militari, "per ristabilire l'ordine democratico e la libertà", oltre a "ripristinare la laicità" dello Stato, "erosa dal governo" islamico di Erdogan. Con l'impegno a mantenere tutte le relazioni estere turche esistenti e a considerare lo stato di diritto una priorità. (ANSA)