Migranti: affonda gommone diretto in Italia, almeno 23 morti
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Migranti: affonda gommone diretto in Italia, almeno 23 morti

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In 764 sono attesi a Reggio Calabria con nave Diciotti, ci sono 8 salme

Migranti: affonda gommone diretto in Italia, almeno 23 morti
Migranti: affonda gommone diretto in Italia, almeno 23 morti

I cadaveri di 23 migranti sono stati recuperati nel Mediterraneo centrale, dove è affondato un gommone diretto verso l'Italia. Sono state tratte in salvo dall'equipaggio una nave del dispositivo Eunavformed 64 persone che erano a bordo dello stesso gommone e che erano finite in acqua.

Naufragio nell'Egeo, bilancio sale a 3 vittime - È salito ad almeno 3 il numero dei corpi recuperati dopo il naufragio di un barcone di migranti nel mar Egeo, partito la scorsa notte dalle coste turche e affondato al largo dell'isola greca di Kalimnos. Lo riferiscono le autorità di Atene e Ankara, che stanno effettuando le operazioni di soccorso e proseguono nelle ricerche di altri possibili dispersi, stimati tra 6 e 8. Almeno 15 persone - 10 uomini, 4 donne e 1 bambino - sono state salvate.

In 764 sono attesi a Reggio Calabria con nave Diciotti, ci sono 8 salme - Nel porto di Reggio Calabria, è in programma l'arrivo della Guardia costiera "Diciotti" con a bordo 764 migranti, di cui 555 uomini, 97 donne e 112 minori, provenienti da Pakistan, Somalia, Eritrea, Nigeria, Sudan, Libia, Bangladesh, Ciad, Guinea, Algeria, Egitto, Mali, Costa d'Avorio, Nepal, Marocco, Ghana, Camerun, Kenia, Niger, Senegal, Sierra Leone, Etiopia, Sri Lanka, Iemen, Siria, Giordania e Libano. Sulla nave vi sono anche 8 salme. Al momento dello sbarco i migranti verranno sottoposti alle prime cure sanitarie da parte del personale medico presente sul posto e assistiti dalle Associazioni presenti. Nell'occasione sarà allestita, a cura della Regione Calabria, la tenda per il trattamento igienico - sanitario dei migranti con patologie cutanee. Le operazioni di primo soccorso e assistenza saranno coordinate dalla Prefettura. I migranti saranno poi trasferiti secondo il Piano di riparto predisposto dal Ministero dell'Interno.

In 48 sbarcano su costa Calabria, tutte famiglie  - Un gruppo di 48 migranti, composto in prevalenza da famiglie di siriani, iracheni ed iraniani, alcune delle quali con figli neonati, è stato scoperto la notte scorsa su una spiaggetta alla qualle si accede solo via mare nel territorio del comune di Seminara, sulla costa tirrenica. Dopo essere stati recuperati, i migranti - giunti a bordo di una piccola barca in legno - sono stati portati in una palestra a Palmi per essere rifocillati. I migranti saranno anche sentiti dalla forze dell'ordine sopratutto per capire da dove siano partiti e come siano arrivati sulla costa tirrenica, solitamente al di fuori di quelle usate dai trafficanti di esseri umani.

18 algerini sbarcati nel sud Sardegna  - Riprendono gli sbarchi di migranti nelle coste del Sulcis Iglesiente. Ieri notte, lungo la spiaggia di Porto Pino (nel Comune di Sant'Anna Arresi), i carabinieri hanno rintracciato 14 algerini, tra i quali due donne, che si allontanavano dalla zona. Questa mattina sempre i carabinieri hanno bloccato altri quattro migranti nella stessa zona. Gli algerini, dopo le visite mediche e le operazioni di identificazione sono stati trasferiti nel centro di accoglienza di Monastir (Cagliari). Sono tutti in buone condizioni di salute.

A Vibo Marina nave Acquarius con 588 a bordo  - E' arrivata al porto di Vibo Valentia Marina la nave inglese "Acquarius" con a bordo 588 migranti, tra cui una quindicina di donne in stato di gravidanza, soccorsi nei giorni scorsi lungo il Canale di Sicilia. Le operazioni di sbarco dei profughi, provenienti soprattutto dall'Africa ma anche dal Medio Oriente, sono in corso e i migranti saranno tutti sottoposti ad accertamenti sanitari e, successivamente, ad identificazione per poi essere trasferiti nelle varie strutture di accoglienza sparse su tutto il territorio nazionale come previsto dal piano nazionale predisposto dal Ministero dell'Interno. Solo i minori non accompagnati rimarranno in strutture del vibonese. Dalle prime informazioni raccolte da fonti sanitarie, fatta eccezione per diversi casi di scabbia e qualcuno anche di maltrattamenti, non si registrano particolari patologie per i migranti. Dopo circa cinque mesi di tregua sono ripresi gli sbarchi di migranti nel porto di Vibo Marina. (ANSA)