Roma, tragica rapina in zona Prati: ucciso gioielliere. Caccia al rapinatore
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Abbiamo 1007 visitatori e nessun utente online

Annunci - il Centro Tirreno
home-1-ads-pct

Roma, tragica rapina in zona Prati: ucciso gioielliere. Caccia al rapinatore

Italia
Typography

Tragica rapina in via dei Gracchi, a Roma.

Un gioielliere di 70 anni, Giancarlo Nocchia, è stato trovato morto nel pomeriggio, intorno alle 17:30, nel suo negozio di Prati, uno dei quartieri più frequentati e chic della Capitale. Un colpo alla testa, dato con un'arma contundente ma nessuna arma da fuoco: sarebbe questa probabilmente, a quanto si apprende, la causa della morte. A mettere a segno il colpo, intorno alle 16, sarebbe stato un solo uomo ma nessuno avrebbe assistito alla scena. Ma forse potrebbe esserci un filmato: sarebbero state regolarmente funzionanti le telecamere di sorveglianza della gioielleria.

Il rapinatore, con una parrucca, avrebbe suonato alla gioielleria e poi aggredito Giancarlo Nocchia con un'arma contundente, al momento sconosciuta. Dopo aver portato via tutti i gioielli della vetrina, si sarebbe dato alla fuga. Nel percorso avrebbe perso una scatola, forse con dentro un gioiello, poi ritrovata dai carabinieri. A dare l'allarme è stato un negoziante vicino che, insospettito dall'assenza di Nocchia, ha aperto la porta della gioielleria e lo ha trovato riverso a terra: il locale era a soqquadro e le vetrine svuotate. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo investigativo di via in Selci e della compagnia san Pietro. ''Una rapina finita male.

Una botta in testa ed è morto sul colpo'', ha detto il cognato di Nocchia, giunto poco dopo sul luogo dell'omicidio. ''Ci ha avvertito il figlio, è successo tra le quattro e le cinque - racconta - lui aveva riaperto la gioielleria alle quattro e in quel momento era da solo. Una brutta rapina, mio cognato non aveva problemi con nessuno. Una brutta rapina, figlia di questa crisi, davanti a cui le forze politiche non riescono a far niente. Dovrebbero inasprire le pene perché è impossibile morire così, è impensabile, è assurdo''.

Una gioielleria storica quella di via dei Gracchi. Aperto da 40 anni, il negozio è tra i più noti di Prati, e si trova a due passi da Cola di Rienzo, una delle più frequentate zone commerciali della Capitale. Tutto intorno al negozio, si vedono transenne bianche e rosse che delimitano l'area per consentire che si svolga senza intralci il lavoro della scientifica. Nel quartiere, l'aria che si respira è di sconcerto e preoccupazione. Intanto, è scattata in tutta la città la caccia ai banditi che hanno messo a segno la tragica rapina.