Duro colpo al tesoro di Matteo Messina Denaro: sigilli a 10 milioni
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Duro colpo al tesoro di Matteo Messina Denaro: sigilli a 10 milioni

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Un duro colpo al patrimonio riconducibile alla famiglia mafiosa di Castelvetrano è stato inferto dai carabinieri del Ros e del comando provinciale di Trapani, che questa mattina hanno sequestrato beni per 10 milioni di euro agli imprenditori Antonino e Raffaella Spallino, prestanomi dell'organizzazione capeggiata dal latitante Matteo Messina Denaro. L'intervento odierno scaturisce dalle indagini sulla ricerca di Matteo Messina Denaro, acquisite nell'ambito dell'operazione "Mandamento".

 

 

Duro colpo al tesoro di Matteo Messina Denaro: sigilli a 10 milioni
Duro colpo al tesoro di Matteo Messina Denaro: sigilli a 10 milioni

 

Gli imprenditori Spallino erano stati indagati per intestazione fittizia di beni (reato poi estinto per intervenuta prescrizione) ed, in particolare, per aver acquisito mediante la "Spallino servizi srl", allo scopo di favorire la locale famiglia mafiosa e di eludere la normativa in materia di misure di prevenzione patrimoniali, il ramo d'azienda della società "Ecol Sicula srl" dell'ergastolano Antonino Nastasi, già attiva nel settore dello smaltimento dei rifiuti.

L'odierna indagine patrimoniale, aggiornando e integrando le acquisizioni dell'operazione 'Mandamento', ha accertato il ruolo avuto dalle società "Modulor Energia Srl" e "Modulor Progettazioni snc" (il sequestro riguarda il 50% delle quote) degli Spallino nella realizzazione di un impianto fotovoltaico su un terreno in contrada airone di Castelvetrano di proprietà dell'esponente mafioso Giovanni Furnari. L'attività ha inoltre riscontrato il trasferimento, nella provincia di Reggio Calabria delle società B.F.G. Energy Srl e agricola Agrisland, accertando il contestuale ingresso nelle compagini societarie di soggetti collegati alla cosca Aquino di Marina di Gioiosa Ionica (Reggio Calabria), in passato coinvolta, unitamente al latitante Messina Denaro, in un vasto traffico di sostanze stupefacenti dal Sudamerica (indagine Igres).

 

Attraverso un'approfondita analisi dei rapporti bancari, gli investigatori hanno documentato il trasferimento, da parte degli imprenditori Spallino di tutti gli assets societari della Spallino servizi Srl a favore della cooperativa Ecoplus di Castevetrano, costituita nel 1999 per l'assistenza all'infanzia e trasformata, a seguito di una serie di operazioni societarie, in una cooperativa operante nel settore della raccolta dei rifiuti. Sono 12 imprese sequestrate operanti nei settori della produzione di energia elettrica, della raccolta di rifiuti, della ristorazione, delle attività agricole nonché dell'edilizia e gestione di immobili, 34 immobili tra appartamenti, uffici, autorimesse, magazzini e terreni; 28 rapporti bancari e 5 autocarri. (Ansa)