Puglia, incidente ferroviario tra Andria e Corato: almeno 27 morti. Istituito un pool di indagine
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Puglia, incidente ferroviario tra Andria e Corato: almeno 27 morti

Italia
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'Pista errore umano'. Recuperata una scatola nera. Uno dei morti è un contadino che lavorava sul posto, colpito dai pezzi del treno sccizzati via dal treno.

 Puglia, incidente ferroviario tra Andria e Corato: almeno 23 morti e 50 feriti
Puglia, incidente ferroviario tra Andria e Corato: almeno 23 morti e 50 feriti

Sono andati avanti per tutta la notte i lavori attorno ai resti del drammatico scontro frontale tra due treni sulla linea a binario unico tra Corato e Andria, in Puglia VIDEO. Una cinquantina di vigili del fuoco, assieme agli altri soccorritori, hanno continuato a tagliare e spostare le lamiere contorte dei due convogli alla ricerca di eventuali dispersi: un lavoro, ha spiegato il comandante dei vigili del fuoco di Bari Curzio, ancora lungo. Opereremo in questa maniera, anche con l'aiuto delle unità cinofile, fino a quando non potremo escludere la presenza di altre persone".

Al momento il bilancio ufficiale resta quello della tarda serata di ieri: 27 morti accertati e 15 feriti ancora ricoverati negli ospedali pugliesi, di cui una dedina in gravi condizioni. Attorno alle 9 inizierà al Policlinico di Bari il lavoro per il riconoscimento delle salme: un'operazione molto complessa viste le condizioni di molti dei corpi recuperati. "Vi prego, fateci entrare, fateci vedere i nostri cari": è la straziante richiesta che rivolgono i parenti delle vittime. Tra loro anche il cognato della mamma di Francesco Tedone, 19 anni, morto nel violento impatto: "Stava tornando a casa - dice - era andato a trovare un'amica".

LE INDAGINI - Un pool di magistrati coordinerà le indagini. Potrebbero essere presto iscritti i primi indagati. La procura di Trani indaga per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario. L'ipotesi è quella di un errore umano, ma non si escludono tutte le altre ipotesi, compresa quella del guasto. Intanto emerge un particolare: erano due i treni delle Ferrovie del Nord Barese provenienti da Corato e diretti verso nord e uno di questi due convogli viaggiava con qualche minuto di ritardo: questa circostanza potrebbe aver indotto il capostazione di Andria a dare il via libera al treno fermo in stazione. Il convoglio, circa dieci minuti dopo la partenza da Andria, si è scontrato con il treno proveniente da Corato. Ulteriori dettagli emergeranno dall'esame della scatola nera del treno proveniente da Bari, estratta in condizioni intatte.

L'indagine dovrà accertare non solo chi ha sbagliato, ma se chi ha sbagliato è caduto in errore da solo o se è stato indotto in errore da altri. Dovrà poi verificare l'adeguatezza del sistema di controllo rispetto alle norme in vigore, e i tempi del raddoppio della tratta e di ammodernamento del sistema di controllo del traffico.

Sotto accusa viene messa la linea unica. E c'è chi punta il dito contro la mancanza di sistemi automatici di supervisione della linea ferroviaria: in quella tratta, infatti, viene ancora usato il cosiddetto 'blocco telefonico', cioè la comunicazione telefonica del via libera sul binario unico. I due convogli erano ultramoderni, uno del 2005 e l'altro del 2009, dotati di sistemi frenanti efficienti.

Matteo Renzi

"Accanto alle famiglie delle vittime e a tutto il popolo pugliese in questo momento di dolore atroce. Voglio che risuoni forte il grazie degli italiani per la straordinaria professionalità dei soccorritori che hanno reso meno pesante un bilancio di morti comunque assurdo e inaccettabile".

Tanti i messaggi di solidarietà dall'estero, da Papa Francesco a Vladimir Putin. "Una tragedia inammissibile", per il capo dello Stato Sergio Mattarella. "Bilancio assurdo e inaccettabile", ha scritto il premier Matteo Renzi su Facebook, dopo essersi recato in Puglia."Non conosciamo il numero dei passeggeri perchè non è un aereo e non abbiamo una lista. Non siamo quindi attualmente certi sul bilancio definitivo della tragedia", ha detto il procuratore aggiunto di Trani, Francesco Giannella, che dirige l'inchiesta. 

SCONTRO A 100 ALL'ORA - L'incidente poco dopo le 11, al chilometro 51 della linea gestita dalla società privata Ferrotramviaria. Uno dei due convogli era partito da Corato diretto ad Andria e l'altro, viceversa, proveniva da Andria e andava in direzione Corato. A bordo solitamente ci sono, oltre a pendolari e studenti, anche molti passeggeri che devono raggiungere l'aeroporto di Bari Palese. L'impatto tra i treni, che viaggiavano ad una velocità di 100-110 km all'ora, è violentissimo. I vagoni vengono letteralmente sbriciolati, pezzi di lamiere volano per decine di metri tra gli ulivi della campagna pugliese, ai lati dei binari. Uno dei treni ha soltanto due vagoni rimasti pressoché intatti; l'altro solo l'ultimo, quello di coda. (Ansa)