Sono state 35 le scosse di terremoto succedutesi nelle aree del sisma dalla mezzanotte di ieri
La più forte di magnitudo 4.0 è stata registrata dall'Ingv alle 4.50 nella provincia di Ascoli Piceno, a 7 km da Montegallo e 8 km da Arquata del Tronto a una profondità di 8 km.
Intanto continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime. I morti accertati sono ora 283 e i feriti ospedalizzati 388. In particolare, si aggrava il numero delle vittime ad Amatrice, diventate 218, mentre 11 sono i morti accertati ad Accumoli e 49 quelli di Arquata del Tronto. Mentre, riferisce sempre la Protezione civile, sono circa 2.500 le persone rimaste senza casa.
Funerali - Si terranno oggi alle 11,30 ad Ascoli Piceno i funerali delle vittime marchigiane. Alla cerimonia nella palestra di fronte l'obitorio di Ascoli parteciperà anche il capo dello Stato, Sergio Mattarella. A celebrare i funerali sarà il vescovo di Ascoli monsignor Giovanni d'Ercole. In concomitanza col rito, il presidente del Consiglio ha proclamato una giornata di lutto nazionale con l'esposizione di bandiere a mezz'asta sugli edifici pubblici dell’intero territorio italiano. Lo comunica in una nota Palazzo Chigi. Il premier Matteo Renzi sarà ad Ascoli Piceno per assistere ai funerali.
Il Procuratore - "No, quanto accaduto non può essere considerato solo frutto della fatalità. L'esperienza e la logica ci dicono che, ad Amatrice, le faglie hanno fatto tragicamente il loro lavoro. E questo si chiama destino. Ma se gli edifici fossero stati costruiti come in Giappone, non sarebbero crollati". A parlare, in un colloquio con Repubblica, è il procuratore capo di Rieti, Giuseppe Saieva.