Roma, bimbo disabile cacciato da palestra. Us Acli: 'E' offesa a città'
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Abbiamo 226 visitatori e nessun utente online

Annunci - il Centro Tirreno
home-1-ads-pct

Roma, bimbo disabile cacciato da palestra. Us Acli: "E' offesa a città"

Italia
Typography

“E’ un episodio grave che offende tutta la città di Roma e tutti coloro che credono nell’integrazione nella cultura del rispetto.

Per questo vogliamo esprimere la nostra solidarietà e vicinanza alla famiglia e mettiamo a disposizione uno dei centri sportivi affiliati US Acli per far svolgere al ragazzo attività sportiva gratuita”. È quanto dichiara Luca Serangeli, presidente dell’Unione Sportiva Acli di Roma in merito alla vicenda di un bambino con handicap allontanato dai corsi di arti-marziali.

“Riteniamo inaccettabile - aggiunge Serangeli - che una struttura professionistica non sia in grado di accogliere un ragazzo con disabilità. Non si può accettare una vicenda del genere soprattutto quando si parla di sport che dovrebbe aiutare, ad ogni grado e livello, ad abbattere le barriere architettoniche e culturali che affliggono questa nostra città”.