Tunisi: aereo con salme atterrato a Ciampino
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Tunisi: aereo con salme atterrato a Ciampino

Italia
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L'aereo con le salme di Orazio Conte, Giuseppina Biella, Francesco Caldara e Antonella Sesino, gli italiani rimasti uccisi a Tunisi è atterrato all'aeroporto militare di Ciampino.

A bordo del Boeing 767 dell'A.M. che li ha riportati a Roma hanno viaggiato anche alcuni familiari delle vittime. "Ho accolto le famiglie dei 4 italiani uccisi a Tunisi e le salme dei loro cari. Ho condiviso con loro il dolore e l'abbraccio di tutta l'Italia": così il premier Matteo Renzi su twitter. Mentre Matteo Renzi si intratteneva con i familiari delle vittime – l'incontro è durato quasi mezz'ora - dal Boeing 767 sono state fatte scendere le bare. Le quattro salme sono state allineate davanti alla palazzina di rappresentanza dell'Aeronautica Militare, dove due carabinieri hanno svolto il servizio d'onore. Qui il parroco ha impartito la benedizione ad ognuno dei 4 feretri. Subito dopo il mesto corteo ha lasciato l'aeroporto di Ciampino, diretto a Roma dove, nell'istituto di medicina legale del Policlinico Gemelli, sono in corso le autopsie.

Gli esami medico legali dovrebbero concludersi entro le 17 dopo di che il pm firmerà il nulla osta per il rimpatrio delle salme nelle città di origine. Importanti sviluppi nelle indagini - Ci sono importanti sviluppi nelle indagini riguardanti l'attentato al museo del Bardo di mercoledì scorso: il fascicolo è nelle mani del giudice istruttore. Lo ha affermato il portavoce della Procura di Tunisi, Sofiène Sliti, che ha specificato di non poter fornire ulteriori dettagli per non pregiudicare l'esito delle indagini. L'inchiesta si svolge nella piu' totale segretezza per poter avere una maggior efficacia e l'unica autorizzata a fornire notizie in merito è la magistratura competente, i dettagli verranno resi noti all'opinione pubblica, a tempo debito, ha aggiunto Sliti. Il Viminale: rischio emulazioni in Italia - Dopo l'attentato di Tunisi non è possibile escludere azioni emulative in Italia.

E' quanto scritto in una circolare del Dipartimento di Pubblica Sicurezza nella quale si invitano gli organismi di sicurezza a "sensibilizzare ulteriormente" le misure di vigilanza a sedi diplomatiche tunisine e ai siti sensibili. Il rientro degli italiani - Abbracci, qualche lacrima, occhiali scuri per nascondere lo stress e qualche imprecazione, come "una vacanza di m....". Hanno poca voglia di parlare i 130 crocieristi di costa Fascinosa, arrivati a Genova con un charter messo a disposizione dalla compagnia. Una coppia di Lainate, con due bambini, si è salvata grazie all'età dei figli. "Mio marito voleva andare al Museo - dice Simona Panico - ma io gli ho detto che non era una scelta giusta per l'età dei figli". I bambini della coppia hanno due anni e mezzo e tre anni e mezzo.

"Ho udito spari, ho visto ambulanze ed elicotteri, furgoni blindati. Era un inferno". Così Primo Roncolato, imprenditore di Varese, racconta i momenti dell'assalto terroristico al Museo del Bardo. Roncolato era proprio fuori al Museo. L'imprenditore si ritiene fortunato, anche perchè è riuscito a tornare subito a bordo di Costa Fascinosa. "Ho incontrato un tunisino che aveva lavorato a Perugia - ha detto - E' stato gentilissimo, mi ha chiamato un taxi e sono riuscito ad arrivare al porto. Era un caos".