Incostituzionale l.elettorale Calabria
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Abbiamo 303 visitatori e nessun utente online

Annunci - il Centro Tirreno
home-1-ads-pct

Incostituzionale l.elettorale Calabria

Calabria Regione
Typography

Candidata presidente Fi sconfitta esclusa da seggio Consiglio

Incostituzionale l.elettorale Calabria
Incostituzionale l.elettorale Calabria

 

CATANZARO, 22 NOV - La Consulta ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 1 della legge elettorale regionale della Calabria nella parte in cui escludeva dall'elezione in Consiglio il miglior candidato a presidente sconfitto. Ad investire la Corte Costituzionale era stato il Tar Calabria cui era ricorsa Wanda Ferro, di Fi, candidata alla presidenza nelle elezioni del novembre 2014 e risultata la miglior perdente dietro l'eletto Mario Oliverio. La Ferro chiedeva di essere ammessa, escludendo il candidato eletto col minor numero di voti delle liste di Fi, Cdl e Fdi. La nuova legge calabrese aveva soppresso il riferimento all'art. 5 della legge costituzionale 1/99 che, in via transitoria, prevede, l'elezione a consigliere del miglior perdente alla carica di Presidente. La Consulta ha eccepito che la legge calabrese è stata approvata il 12 settembre 2014, quando il Consiglio regionale era in regime di prorogatio per le dimissioni di Giuseppe Scopelliti, rassegnate il 29 aprile e comunicate il 3 giugno.

"La decisione della Corte Costituzionale accoglie in toto la nostra tesi e a questo punto a Wanda Ferro spetta di diritto il seggio in consiglio regionale". E' quanto spiega Francesco Saverio Marini, legale dell'esponente di Forza Italia. "Ora, dopo la decisione della Consulta - spiega Marini - la causa sarà riassunta dal Tar, che su istanza della Ferro aveva inviato gli atti alla Corte Costituzionale. Ma la decisione dei giudici amministrativi è puramente formale e quindi scontata: Ferro entrerà in consiglio regionale. A quel punto, sotto un profilo puramente tecnico, chi si è opposto potrebbe fare appello ricorrendo al Consiglio di Stato, ma dopo la decisione della Corte Costituzionale, non avrebbe alcuna chance". Quanto ai tempi, "questi dipendono dal Tar, ma credo ci vorrà comunque qualche mese e probabilmente per l'ammissione in consiglio regionale si passerà al 2017".