PROVINCIA COSENZA. I cugini della Presila, due scippi in mezz’ora
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PROVINCIA COSENZA. I cugini della Presila, due scippi in mezz’ora

Cosenza e Provincia
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Nella città dalla salute malferma, piegata su se stessa, oppressa, tanto nelle sue viscere quanto nei quartieri bene, da una cappa di violenza sempre più fitta e invadente, s’affacciano alla ribalta i giovani.

C’è una intera generazione dai quindici ai venticinque anni che rischia di sprofondare nell’abisso. Un pozzo nero che risucchia tenere esistenze e le restituisce contaminate dal male. Il loro ritrovo è la strada. È lì che s’incontrano e discutono mentre bevono birra e superalcolici. Ed è lì che progettano le loro imprese di malavita. Pensieri che maturano in preda a quell’insano delirio di onnipotenza. Sono sempre alla disperata ricerca di denaro.

Per una banconota da dieci euro possono assaltare un esercizio commerciale o scippare una donna anziana in centro. L’ultima storia di violenza giovanile è quella contenuta nell’in - formativa che il tenente Giancarmine Carusone ha inviato alla Procura guidata da Dario Granieri. Un rapporto che sintetizza l’operazione che ha visto impegnati i detective del Radiomobile e quelli della Stazione principale dell’Arma. Un’azione che ha permesso di ammanettare due cugini della Presila, protagonisti di due scippi in mezz’ora. Andrea Monaco, 20 anni, di Spezzano Sila, e suo cugino Silvio, 24, di Rovito sono ai domiciliari per ordine del pm Antonio Cestone, dopo aver assaltato due anziane donne, rubato due auto, e confessato un terzo scippo risalente a giovedì scorso. La discesa negli inferi dei due cugini è cominciata lunedì col furto di una Fiat Uno a Rende.

Un’auto che era stata nascosta in via Popilia, all’altezza del secondo lotto. Poi, il primo scippo, vicino al Tribunale. Il “bottino” è stato recuperato ieri, proprio su indicazione dei due indagati. Dentro la borsa sono stati trovati il portafogli e alcuni documenti. Ai due, i carabinieri sono arrivati ieri mattina, dopo un altro paio di razzie. Sempre a Rende, Andrea e Silvio Monaco, avrebbero rubato la Fiat Panda di colore amaranto con la quale, ieri mattina, intorno alle 10 sono comparsi in via Popilia, all’altezza della scuola media “Gullo”. Dopo aver individuato la “preda”, si sarebbero lanciati verso una settantottenne, strappandole via la borsa e trascinandola per terra.

Nella caduta, la donna ha riportato una contusione al volto e una ferita al labbro superiore. In ospedale, i medici l’hanno giudicata guaribile in cinque giorni. Nella borsa col denaro e gli effetti personali c’erano anche delle scatole con oggetti “Swarovski”. Dopo una trentina di minuti, un nuovo allarme giunge alla sala operativa dei carabinieri. Una segnalazione da Dipignano, dove quei due giovani a bordo della Fiat Panda avevano appena tentato di portar via la borsetta a una settantaseienne che, però, aveva resistito, cadendo e riportando delle escoriazioni. Più tardi, però, in ospedale ha accusato un malore ed è stata sottoposta ad accertamenti. La caccia a quei due è scattata immediatamente, ispirata dal colonnello Giuseppe Brancati.

I detective del Norm hanno fiutato l’unica via di fuga dei due e sono andati ad attenderli sul ponte Mancini, bloccando loro la strada. Dall’altra aprte, invece, una pattuglia della Stazione principale faceva sentire loro il fiato sul collo. Silvio e Andra Monaco si sono arresi subito e sono stati arrestati, ammettendo i due “colpi”. Tra l’altro, sui sedili della loro auto c’erano ancora gli “Swarovski” rubati in via Popilia.gazzettadelsud.it