Parlare di calcoli renali, non deve stupire, perché oggi molte persone ogni anno ne vengono colpiti, una malattia che presenta una vera e propria situazione invalidante per chi ne è colpito e che causa grandi dolori e grandi fastidi.
In particolare cosa sono? Sono comunemente identificati come dei sassolini e ne hanno l’aspetto, sono fatti di sali minerali che si formano nei reni. La sensazione più comune di chi ne è affetto, è che sente forte bruciore quando va in bagno, ma anche fortissimo dolore, la cosiddetta colica renale, quando si cerca di espellere il calcolo. Alimentazione e lo stile di vita sbagliato sono tra le prime cause.
Importante sarebbe diagnosticarne la natura stessa del calcolo analizzandolo, tuttavia i calcoli possono essere principalmente di due tipi: calcoli costituiti da ossolato di calcio e calcoli formati di acido urico. La distinzione è importante per poter intervenire anche a livello alimentare. Nel primo caso, che generalmente è la causa più frequente, si necessita in realtà di una dieta normocalorica a basso contenuto di sale, proteine animali, zuccheri e alimenti come latticini e derivati, da escludere soprattutto alimenti che hanno ampio contenuto di ossolato di calcio come: spinaci, bietola, barbabietole rosse, nocciole, tè, cioccolato, frutti di bosco.
I calcoli di acido urico necessitano di una dieta in cui l’apporto calorico deve essere controllato, in cui bisogna ridurre il quantitativo di purine, contenute nei prodotti animali. I cibi che ne contengono alte quantità fanno aumentare l’escrezione urinaria di acido urico e tendono a rendere le urine più acide. Sono da evitare o da ridurre anche i frutti di mare, acciughe, sardine sott’olio, aringa, caviale, frattaglie, estratti e brodo di carne, cacciagione, carni rosse, dolcificanti e alcolici.
Per rendere le urine meno acide va incoraggiata l’assunzione di frutta e verdura. Certo l’alimentazione ha il suo peso ma altri accorgimenti vanno presi, innanzitutto l’idratazione. Bere poco è un fattore di rischio nella formazione dei calcoli. L’idea è che, bere almeno 2 litri di acqua garantisce di eliminare almeno di 2 litri di urina al giorno, cosi si limitano la formazione di cristalli di minerali da cui poi si formano i calcoli.
L’acqua giusta saranno quelle a basso residuo fisso, ossia a basso contenuto di sali minerali. L’attività fisica è un altro elemento importante da non sottovalutare. Si è infatti notato come il sovrappeso e l’accumulo di grasso addominale. Non esiste uno sport più adeguato rispetto ad un altro, ma sicuramente è da favorire il movimento quotidiano, la cui accortezza è di reintegrare i liquidi persi con acqua o tisane non zuccherate.
Nutrizionista Francesco Garritano - Per info telefonare al 347-2481194 - email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.