La Volley Fidelis Torretta a casa della Medical Team Paola
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La Volley Fidelis Torretta a casa della Medical Team Paola

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Gara 1 della semifinale con guai fisici

 

La Volley Fidelis Torretta a casa della Medical Team Paola
La Volley Fidelis Torretta a casa della Medical Team Paola

CRUCOLI TORRETTA, CROTONE – Mangiata la colomba, la Volley Fidelis Torretta riprende gli allenamenti.

Le classiche tre volte settimanali al Pala Picasso, servono ora per studiare la Medical Team Paola, avversaria di domenica nella semifinale d’andata. La partita si giocherà nel tempio paolano, il più vicino possibile alle statue di San Francesco, patrono comune alle due squadre. Dopo il quarto di finale di ritorno a Gallico di due settimane fa, concluso con una sconfitta senza dolore al tie-break, il coach torrettano Alfieri rinuncia a Cavallaro per una distorsione alla caviglia. Cosentino, in un eccesso di salti per la qualificazione conquistata con la vittoria del quarto set, ha ancora fiammate al ginocchio.

Con una giocatrice titolare fuori, Alfieri preferisce parlare della prossima avversaria, «candidata assieme a Polistena per la vittoria finale» (premio: la serie B2). I recenti risultati gli danno ragione. La Medical Team ha vinto i gironi delle prime due fasi e perso la finale di Coppa Calabria al tie-break, contro Polistena. Nel quarto di finale, ha rifilato un doppio 3 a 0 a Panificio Colacchio. I due scontri diretti di questa stagione fra Medical Team e Volley Fidelis sono pari, anche se nella gara di ritorno a Paola, le ragazze di Antonio Calabrò non hanno mai fatto avvicinare le rivali: 25-13, 25-10, 25-18. ---Coach Alfieri ha detto, a proposito delle paolane, «hanno un gioco molto pulito e dovremmo riuscire a forzarle nell’errore già dalla battuta, se in giornata sbagliano pochissimo. Dobbiamo fare un po’ quello che ha fatto la Juve nella partita d’andata contro il Barcellona, difendere con pulizia e collettivo e contrattaccare senza paura e in velocità». La schiacciatrice Cavalcante Da Silva Prissila è la più osservata. «Una finalizzatrice non da poco che dovremmo riuscire a marcare bene», l’ha definita l’allenatore giallorosso. Il collega Calabrò invece, in uno scambio di battute al telefono, ha ricordato che Torretta è squadra temibile, con «la trentennale esperienza della Won e la De Franco, un buon centrale», ma ha confidato di «non aver video delle ultime loro partite». L’allenatore di una squadra che su 30 partite ne ha perse soltanto 7, sente di avere solo il «vantaggio del fattore campo, un’eventuale bella potremmo giocarla a casa nostra». Prima di riagganciare, abbassa la voce e dice di essere preoccupato per i guai fisici della Cavalcante e del capitano Raschellà.

L’altra semifinale sarà un derby di Reggio Calabria fra Polistena e Gioiosa.

Francesco Cerminara