Oggi e' la Giornata mondiale degli Oceani
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Abbiamo 814 visitatori e nessun utente online

Annunci - il Centro Tirreno
home-1-ads-pct

Oggi e' la Giornata mondiale degli Oceani, preziosi, ma mai così minacciati

Politica
Typography

Preziosi, ma mai così minacciati

Oggi e' la Giornata mondiale degli Oceani
Oggi e' la Giornata mondiale degli Oceani

Ci danno da respirare, da bere e da mangiare, in sintesi ci permettono di sopravvivere, e anziché proteggerli, li danneggiamo: gli oceani "sono minacciati come mai prima d'ora", è l'allarme lanciato dal segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres all'apertura della prima conferenza sugli oceani, di cui si celebra oggi la giornata mondiale. Lo slogan di quest'anno, non a caso, è "Our Ocean, Our Future" (il nostro oceano, il nostro futuro).

Imputato numero uno è la plastica: ce n'è talmente tanta che, secondo un recente studio citato da Guterres, potrebbe addirittura superare (per peso) la quantità di pesce entro il 2050, se non si inverte la rotta.

Le minacce agli oceani e alla natura che li abita sono ben note, ormai conclamate da studi scientifici, e il numero 1 delle Nazioni Unite lo ha ribadito a presidenti, ministri, diplomatici e ambientalisti provenienti da 200 Paesi: dall'inquinamento ai rifiuti, dal sovrasfruttamento della pesca, che soffre anche di illegalità, all'acidificazione provocata dal riscaldamento globale. Quel riscaldamento negato da Donald Trump - che ha fatto uscire nei giorni scorsi gli Usa dall'accordo di Parigi sul clima - ma confermato dalla scienza, oltre che dall'occhio di chiunque si trovi di fronte allo sbiancamento delle barriere coralline.Allora, se il responsabile dei danni è l'uomo, Guterres ha ammonito: "Dobbiamo mettere da parte i vantaggi nazionali a breve termine, per prevenire una catastrofe generale di lungo periodo", soprattutto perché "preservare i nostri oceani", che coprono due terzi del pianeta, "e usarli in modo sostenibile, vuol dire preservare la vita stessa".

Insomma, basta egoismi. Gli stock di pesce sono al collasso, l'innalzamento dei mari si fa più minaccioso per le città costiere. Dunque, la risposta è agire. Si rincorrono nel mondo le iniziative di sensibilizzazione ad ogni livello. La conferenza Onu vuole dare impulso all'attuazione in particolare all'obiettivo 14 degli impegni dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. E a fine Conferenza ciascuno indicherà i propri impegni nel "Registry of Commitments".

L'Unesco - che nell'occasione ha diffuso un report - sollecita i Paesi del mondo a condividere le conoscenze per realizzare politiche comuni basate sulla scienza. Ma è soprattutto sui giovani (metà della popolazione mondiale ha meno di 25 anni) che si vuole far leva per salvare gli oceani ma anche il loro futuro.