Legge elettorale, salta il patto Pd-M5s-Fi-Lega. La Camera affossa la riforma
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Abbiamo 689 visitatori e nessun utente online

Annunci - il Centro Tirreno
home-1-ads-pct

Legge elettorale, salta il patto Pd-M5s-Fi-Lega. La Camera affossa la riforma

Politica
Typography

Caos e polemiche alla Camera dopo che un emendamento di Forza Italia passa con il parere contrario della commissione

Legge elettorale, salta il patto Pd-M5s-Fi-Lega. La Camera affossa la riforma
Legge elettorale, salta il patto Pd-M5s-Fi-Lega. La Camera affossa la riforma

La legge elettorale torna in commissione alla Camera, ha deciso l'Aula di Montecitorio accogliendo, con un voto, la richiesta in tal senso avanzata dal Pd.

"Oggi la legge elettorale è stata affossata, é una cosa meravigliosa". Il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo ha esordito così sul palco di piazza San Secondo, ad Asti, dove interviene a sostegno del candidato sindaco pentastellato Massimo Cerutti.

La riforma della legge elettorale è morta. A cantare il de profundis della modifica del sistema di voto è il relatore del provvedimento, Emanuele Fiano, dopo una mattinata convulsa con i franchi tiratori in azione che di fatto affossano il provvedimento votando in maniera difforme rispetto al 'patto a quattro' Pd-Fi-M5s-Lega. Ne scaturisce uno scambio di accuse con tanto di 'prova foto' da parte del Pd perché nell'incriminato voto segreto compare invece il tabellone palese creando un ulteriore giallo. "M5s ha votato compatto", dice Roberto Fico. Non la pensano così i Dem. "Abbiamo chiarissima l'operazione del M5s - dice il capogruppo Ettore Rosato - che ha voluto far fallire la legge elettorale".

Sulla legge elettorale "non mi pare ci sia stato un de profundis. Il ritorno in commissione della legge significa un momento di ulteriore riflessione che penso possa aiutare", ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso. "Sono fiducioso - ha aggiunto-, sono sicuro che la riflessione aiuta sempre".

Berlusconi: "L'incidente di oggi in aula, su un emendamento non condiviso dal quale Forza Italia ha preso immediatamente le distanze, non è una buona ragione per accantonare uno sforzo generoso. Sta ora alle forze politiche dalle quali quell'accordo era nato, prima di tutto il PD, continuare sulla sola strada che consente elezioni rapide con una legge elettorale adeguata. Se il partito di Renzi non lo facesse, prendendo a pretesto un incidente d'aula, si assumerebbe una grave responsabilità". "Mi chiedo come una maggioranza di governo ora possa stare insieme con Mdp che vota il 40% delle volte contro il governo e Ap con cui il rapporto non è idilliaco. Penso allo Ius soli ma anche alla legge di bilancio", dice il capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato. Secondo il deputato della Lega Giancarlo Giorgetti, "non esiste più una maggioranza in grado di approvare una legge elettorale".

"Dai Pd, siate sinceri. Diteci il perché. Se ce lo dite, noi ci ritiriamo, e vi fate una leggina con lo psico-nano, con Dudu. Vi fate una bella leggina, democratica, meravigliosa, e fate quello che volete, coi vostri franchi, genuini e liberi tiratori". Lo scrive in un post sul blog Beppe Grillo che ironizza: "Ma dai, PD. Far saltare tutto per il Trentino Alto Adige. Ma potevate dircelo, vi davamo anche la Val d'Aosta". "Sarebbe stata una legge perfetta. Bella. E voi avreste goduto, anche. Ma siete masochisti, lo so", attacca.

"Ora si vada a votare e basta", ha detto il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio. "Questa legislatura finisce oggi", aggiunge. "Era cominciata con 100 franchi tiratori che avevano affossato Prodi" nella corsa al Quirinale e finisce oggi sempre con 100 franchi tiratori Pd che affossano la legge elettorale".

M5S E IL FILM DEL VOTO - La giornata cominicia con il Movimento cinque stelle che fa sapere che in qualche modo renderà palese il proprio voto anche negli scrutini segreti per dimostrare la propria lealtà. I deputati M5S, a quanto si apprende, filmeranno in Aula - riprendendo il momento in cui ciascun esponente preme il pulsante posto nei banchi dell'Assemblea - le loro votazioni a scrutinio segreto. Una scelta che va contro il regolamento. Ma Laura Boldrini si appella alla "responsabilità dei singoli deputati" perché non filmino il loro voto segreto e non lo divulghino, come annunciato dai M5S. "Ognuno si assuma le sue responsabilità", ammonisce.

IL VOTO DELL'EMENDAMENTO FI - Un emendamento di Fi alla legge elettorale passa contro il parere contrario della commissione. Dai banchi di M5S si urla "Libertà, libertà". I franchi tiratori sono entrati in azione.

IL GIALLO DEL TABELLONE - Al voto sull'emendamento "incriminato" alla legge elettorale scatta il "giallo" del tabellone. Questi i fatti: la presidente Boldrini indice la votazione specificando che è a scrutinio segreto. Ma sul tabellone invece di spuntare le palline tutte azzurre, come accade per le votazioni segrete, spuntano le palline rosse e verdi, come accade per quelle palesi. Si scorgono dei voti favorevoli nei banchi del Pd e di Fi. Ci si accorge dell'inconveniente, Boldrini chiede di rimediare e le palline diventano tutte azzurre. Ma le proteste non si placano. E Massimo Corsaro chiede "che il responsabile di ciò sia allontanato". "C'è stato un errore materiale. Non lo nego. Mi dispiace sia accaduto".

LO SCAMBIO DI ACCUSE - "Oggi il M5S ha dimostrato che la sua parola non vale nulla". Lo ha detto nell'Aula della Camera il presidente dei deputati Pd Ettore Rosato dopo che è passato un emendamento alla legge elettorale a scrutinio segreto contro il parere della commissione. "La legge elettorale va fatta", ammonisce, condannando i franchi tiratori e chiedendo una sospensione della seduta. (ANSA)