Addio a Giovanni Berlinguer. Camera ardente in Campidoglio
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Addio a Giovanni Berlinguer. Camera ardente in Campidoglio

Politica
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E' morto a Roma all'età di novant'anni Giovanni Berlinguer. Era nato a Sassari il 9 luglio 1924.

Medico e docente universitario, fratello del segretario del Pci, Enrico, con il quale ha condiviso l'impegno politico (fu deputato comunista dal 1972 al 1979 e poi senatore dal 1983 e successivamente nel 1987), è scomparso ieri notte nella sua casa di Roma. Il comune ha allestito la Camera ardente presso la sala della Protomoteca in Campidoglio, che verrà aperta oggi pomeriggio dalle 18 alle 20 e domani dalle 8 fino alle 20. Il feretro di Giovanni Berlinguer, informa un comunicato del Comune di Roma, oggi sarà accolto al suo arrivo in Campidoglio dal sindaco Ignazio Marino.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha subito inviato un messaggio alla famiglia ricordando la figura di Giovanni Berlinguer come una "personalità brillante e dotata di alto senso morale, una medico di grande valore che seppe unire nella sua lunga carriera - che lo vide più volte in Parlamento - passione civile, rigore scientifico e senso di profonda umanità". "Con commozione porgo le mie condoglianze e quelle della città di Roma alla famiglia di Giovanni Berlinguer - scrive in una nota Ignazio Marino - Un uomo di grande valore, profondo conoscitore del mondo della sanità, delle riforme sociali e del welfare. Un punto di riferimento per il mondo politico che sapeva unire serietà e rigore a una grande sensibilità". "Da studente di medicina negli anni Settanta conoscevo bene il suo lavoro - prosegue - così come tanti altri miei compagni, e la sua passione nel diffondere l'importanza dei valori della scienza nella nostra società. Ammirai la caparbietà con cui si impegnò a sostenere la legge sulla chiusura dei manicomi e ne parlammo molte volte quando divenni presidente della Commissione d'inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale del Senato e mi occupai della chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari.

La vicinanza del Campidoglio alla famiglia è massima e ospiteremo qui la sua camera ardente oggi e domani". "Giovanni Berlinguer ha portato in politica e nelle aule parlamentari il rigore etico dell'uomo di scienza - il ricordo del presidente del Senato, Pietro Grasso - Seppe coniugare una intensa carriera politica - fu dirigente di partito, senatore nella IX e X Legislatura, deputato e parlamentare europeo - a una importante vita accademica che gli fruttò diversi riconoscimenti". "Uomo di grande dignità, lascia in chi lo ha conosciuto un sentimento di profonda ammirazione, soprattutto per l'impegno, mai venuto meno negli anni, a portare nel dibattito politico la serietà, la tensione ideale e le conoscenze che gli venivano dall'approfondita frequentazione del mondo degli studi. A nome mio personale e dell'intera assemblea del Senato - conclude Grasso - invio ai familiari i sentimenti del più profondo cordoglio".

"Perdiamo un amico e un compagno che ci ha accompagnato nella vita politica con l'affetto e la perseveranza degli uomini di forte concetto - scrivono in un messaggio di cordoglio l'ex segretario del Pci-Pds Achille Occhetto e la moglie Aureliana Alberici - Lui ha saputo attraversare i tortuosi sentieri della politica con la serenità illuminata dell'uomo di scienze e la mitezza fondata su ostinati e saldi principi. Oggi, nel giorno del dolore, lo ricordiamo con grande affetto e lo additiamo come esempio ai giovani e alla politica italiana. Un abbraccio fraterno ai figli e a tutta la famiglia". Su Twitter il ricordo di Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà: "Una persona di sinistra mite ma combattiva, curiosa del futuro, non sopportava i pregiudizi. Per lui scienza e politica erano e dovevano essere al servizio del bene comune. Un bella persona. Ciao Giovanni Berlinguer".