Nazionalisti di estrema destra hanno attaccato oggi una parata del gay pride alla periferia di Kiev, provocando scontri in cui sono rimasti feriti cinque poliziotti e un aggressore.
Lo ha confermato il ministero degli Interni. Gli agenti, che hanno effettuato 25 arresti, sono intervenuti quando i nazionalisti hanno lanciato fumogeni contro i manifestanti del pride. Uno dei cinque agenti colpiti ha riportato una grave ferita al collo. Circa 200 attivisti hanno partecipato al gay pride, malgrado le minacce degli estremisti di destra. Il sindaco di Kiev aveva chiesto agli organizzatori di cancellare la marcia, nel timore di disordini. Ma il presidente ucraino Petro Poroshenko è intervenuto per difendere "il diritto costituzionale" si manifestare.
In Ucraina, paese a maggioranza cristiano ortodossa, l'omosessualità non è ampiamente accettata, malgrado il governo insista che i diritti delle minoranze sessuali sono garantite. Secondo un sondaggio realizzato nel 2013 da Gfk Ukraine, quasi l'80% degli intervistati si opponeva a relazioni sessuali fra persone dello stesso sesso.