Vittime a Sirte, in Libia, nei violenti scontri a Sirte tra combattenti del sedicente Stato Islamico (Is) e un gruppo rivale di militanti salafiti.
Alcune fonti riferiscono di almeno 17 morti, altre parlano di almeno 30 vittime. Ma il bilancio sarebbe in realtà più alto, dato che alcuni attivisti hanno pubblicato sui social l'elenco di più di 20 vittime appartenenti solo alla tribù Firjan. Secondo quanto afferma l'emittente 'Sky news Arabia', citando fonti locali della città costiera che dista 450 chilometri a est di Tripoli, i miliziani dell'Is a Sirte stanno compiendo ''una strage''.
A Firjan apparteneva il leader del gruppo salafita locale, Khalid bin Rajab Al-Firjani, freddato qualche giorno fa dai miliziani del 'Califfato' all'uscita della moschea del gruppo 'Cordoba' al centro della città. E' noto che anche l'attuale comandante dell'Esercito legato al parlamento di Tobruk, Khalifa Haftar, appartiene ai Firjan. Sirte, caduta in mano all'Is a giugno, è da giorni teatro di scontri.
L'Is avrebbe ripreso controllo del porto della città, conquistato ieri dai rivoltosi locali appoggiati dai salafiti, mentre ci sono violenti scontri in corso nella città soprattutto nel ''quartiere residenziale'', in cui si starebbe verificando il massacro.