Almeno 14 persone sono rimaste ferite a causa dell'incendio divampato a seguito di un'esplosione in un impianto chimico nella provincia di Fujian, nel sudest della Cina, e si teme per l'eventuale fuga di sostanze chimiche tossiche.
Oltre 700 vigili del fuoco, riferisce 'South China Morning Post', sono stati dispiegati sul posto per spegnere le fiamme, scoppiate lunedì sera. Si tratta della seconda volta in due anni che nella centrale di Zhangzhou, di proprietà del gruppo petrolchimico taiwanese Xianglu, avviene un'esplosione. Inizialmente la società intendeva costruire l'impianto - che utilizza p-xilene, un liquido altamente infiammabile - a Xiamen ma non è stato possibile per le proteste pubbliche.