IMMIGRAZIONE: da Lampedusa al Vaticano, i primi migranti arrivano dal Papa
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IMMIGRAZIONE: da Lampedusa al Vaticano, i primi migranti arrivano dal Papa

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Dopo l'appello lanciato da Francesco, la Basilica di San Pietro sarà la prima aperta all'accoglienza

Da Lampedusa al Vaticano. Accolte a due passi dalle mura dello Stato Pontificio: non è un miracolo ma 'solo' il destino di due famiglie di migranti che troveranno ospitalità direttamente all'ombra del Papa. Ancora una volta, all'Angelus pronunciato da Francesco la domenica seguono rapidamente azioni concrete nei giorni successivi.

da Lampedusa al Vaticano, i primi migranti arrivano dal Papa
da Lampedusa al Vaticano, i primi migranti arrivano dal Papa

"L'appello del Papa ci ha commosso, ci ha immediatamente coinvolti e non poteva accadere diversamente - ha detto l'Arciprete della Basilica di San Pietro, cardinale Angelo Comastri, in un'intervista a Tv2000 - Il Papa in prima persona soffre immensamente nel vedere queste gente sradicata dai propri Paesi, dalle proprie origini, dai propri affetti e sente il bisogno di fare qualcosa. Chiaramente noi vogliamo rispondere. Il Papa ha voluto come gesto significativo che anche le parrocchie vaticane rispondessero in prima persona per accogliere due famiglie".

E così, l'appello all'accoglienza dei migranti lanciato da Bergoglio trova subito un seguito "ospiteremo un nucleo familiare di circa 5 persone - ha annunciato Comastri - L'elemosiniere del Papa prenderà contatto con il cardinale Francesco Montenegro di Agrigento e con la Caritas di Lampedusa per individuare famiglie tra le ultime arrivate, quelle con maggiore disagio e difficoltà, in modo che abbiano subito due braccia aperte che possano accoglierle". Non solo Papa Francesco "ha voluto - ha precisato il porporato - che fossero accolte in due appartamenti vicinissimi al Vaticano in modo che fossero quasi sull'ombra della paternità del Papa e avessero l'assistenza sanitaria vaticana per non gravare sullo Stato italiano. Anche questo è un gesto molto bello e delicato da parte del Papa".

Sarà l'elemosiniere del Papa, monsignor Konrad Krajewski, già noto per azioni di solidarietà verso i migranti nella Capitale, "l'incaricato a trovare queste due famiglie. Una volte individuate verranno accolte - ha sottolineato Comastri - Per tutte le piccole e grandi necessità provvederà immediatamente l'elemosineria e anche le due parrocchie, poi speriamo che si possano integrare nel tessuto italiano e di Roma e possano avere qui un loro futuro". Non solo accoglienza ma anche un'idea di futuro nelle parole del porporato, che ha precisato come "le due parrocchie insieme prenderanno a cuore l'emergenza immediata, poi cercheremo di trovare loro un lavoro: già ci sono state offerte di persone disposte a dare un lavoro. Delle disponibilità ci sono. Speriamo di poterle inserire anche in un tessuto lavorativo, data la situazione italiana non è facile ma vedo che il cuore della gente è molto grande. Di fronte a questi drammi come l'immigrazione ci sono delle risorse e generosità inimmaginabili".

"La parrocchia di San Pietro corrisponde con la Basilica - ha concluso il cardinal Comastri - quindi non ha una comunità vera e propria ma ci siamo noi. Vogliamo vivere in prima persona l'appello del Papa e saremo in prima persona coinvolti nell'accogliere queste famiglie a cominciare dalla mia persona". Un gesto importante che dona una speranza in più e potrà essere d'esempio in tutta la penisola. (repubblica.it)