Poste debutta in Borsa, Caio: 'Passaggio storico'
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Poste debutta in Borsa, Caio: "Passaggio storico"

Italia
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Poste Italiane parte in rialzo al suo debutto in Piazza Affari.

Il titolo del gruppo avanza alle 9 dell'1,7% a 6,85 euro, in progresso rispetto al prezzo fissato per l'ipo di 6,75 euro, ma dopo i primi scambi ritraccia, scontando anche la debolezza dell'andamento degli indici del Vecchio Continente, cauti in attesa dell'avvio del meeting della Federal Reserve che si concluderà domani. Alle 10.10 segna un rialzo dello 0,3% a 6,77 euro. "Oggi si registra un passaggio storico per la nostra azienda e non solo", ha affermato l'amministratore delegato di Poste Italiane, Francesco Caio, al via della quotazione del titolo in Piazza Affari. "Il Paese è noto per le sue eccellenze - ha sottolineato Caio - e oggi è la dimostrazione che si può fare eccellenza anche nei servizi. L'azenda è fatta per servire i cittadini e questa privatizzazione va anche in quella direzione".

Quello di oggi, ha poi proseguito l'amministratore delegato di Poste Italiane "è un traguardo ma anche un punto di partenza. Si apre, infatti, una fase nuova che si basa sull'aver portato i valori di Poste sul mercato" tenendo sempre d'occhio alla sua funzione sociale "che continua e si rafforza". Dopo l'avvio delle contrattazioni, Caio ha poi firmato il 'Libro dei ricordi' di Borsa Italiana, aggiungendovi una dedica: "alla Borsa con l'onore -ha scritto- di aver portato una grande azienda italiana e con l'auspicio che la nostra quotazione possa essere l'inizio di una grande stagione di sviluppo e di cambiamento per il Paese". Visibilmente emozionata ha poi preso la parola la presidente di Poste Italiane, Luisa Todini.

Sul palco allestito nel salone che una volta, fino agli anni '90, vedeva fisicamente gli scambi attraverso le cosiddette 'grida' da parte degli operatori, Todini ha ricordato i 153 anni di storia delle Poste, una storia, ha detto "che oggi è stata premiata con una richiesta quasi quattro volte superiore all'offerta. Premiata anche -ha aggiunto- dai 26mila dipendenti che hanno richiesto le azioni e che sono così diventati azionisti di Poste Italiane". Un ricco parterre ha salutato l'avvio delle contrattazioni. Tra i presenti alla cerimonia l'aministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, l'ex presidente di Mps, Alessandro Profumo, il direttore generale di Intesa Sanpaolo, Gaetano Miccichè. In sala anche il capo delle segreteria tecnica del Ministero dell'Economia e delle finanze, Fabrizio Pagani, che ha spiegato che la privatizzazione di Poste Italiane "è la prima di una serie a cui ne seguiranno altre. Ritorno a Roma con grande orgoglio per un'operazione che -ha proseguito- è importante per Poste italiane, per la Borsa e per il tutto il paese".

A dare il benvenuto a Poste Italiane in Piazza Affari è poi stato l'amministratore delegato d Borsa Italiana, Raffaele Jerusalmi, che ha sottolineato come l'operazione di oggi "sia la più importante privatizzazione in Italia negli ultimi 16 anni. L'Ipo di Poste Italiane -ha aggiunto- è stata di grande successo, con una domanda che ha superato di tre volte l'offerta e una base di investitori fortemente diversificata e internazionale". In fase di collocamento Poste Italiane ha raccolto 3,4 miliardi di euro, con una capitalizzazione pari a 8,8 miliardi di euro. "Siamo molto orgogliosi -ha concluso Jerusalmi- di dare il benvenuto sui nostri mercati alla più grande quotazione in Europa del 2015, tra le più grandi al mondo".