Smog alle stelle, a Venezia record, a Roma stop auto
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Smog alle stelle, a Venezia record, a Roma stop auto

Italia
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Il persistere dell'alta pressione, con giornate di stampo primaverile, mantiene alta l'emergenza smog in Italia, e bisognerà attendere fino alla metà della prossima settimana per vedere una svolta meteo che riporti perturbazioni e temperature più basse.

 

L'allarme smog - secondo quanto rilevato dagli esperti di Centro Epson Meteo - si è sentito oggi pesantemente in Veneto, dove diffusamente i valori inquinanti registrati hanno superato i 150 µg/m3. A Venezia la maglia nera delle polveri sottili Pm 10, con un picco di 211 µg/m3. E mentre a Roma si slacciano i cappotti in vista di una domenica e inizio settimana che sarà caratterizzato da temperature della media di aprile, la domenica sarà all'insegna dello stop alle auto. Lo stop riguarderà tutti i veicoli fino alla categoria Euro 5, dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30. Potranno circolare le categorie di veicoli meno inquinanti: metano, gpl, ibride, Euro 6 e ciclomotori due ruote quattro tempi Euro 2 e motocicli quattro tempi Euro 3. Il miglioramento dei valori inquinanti ha tuttavia scongiurato le targhe alterne l'1 e 2 febbraio.

 

Lunedì a Milano scatteranno le misure anti smog previste dal Protocollo della Città Metropolitana, in caso di superamento per dieci giorni consecutivi della soglia media giornaliera di 50 microgrammi per metro cubo di Pm10. Si spera tuttavia nella pioggia che cade da stamani sulla città e su diverse zone dell'hinterland e che potrebbe contribuire a migliorare la qualità dell'aria. I livelli di smog sono alle stelle in molte città - sottolinea Coldiretti - a causa dell'andamento climatico, con un mese di gennaio in cui è caduta circa il 60% di acqua in meno rispetto alla media, seguendo un dicembre che è stato il più secco da 215 anni, quando sono iniziate le rilevazioni. Le ridotte precipitazioni provocano la presenza di impurità nell'aria, con limiti sforati in molte città, ma anche una storica siccità nelle campagne, con fiumi e laghi a secco che, oltre all'inquinamento, fanno temere per la disponibilità idrica. Sul grande fiume Po sembra essere in estate - conclude Coldiretti -, con livelli idrometrici che sono inferiori di circa 2 metri rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.