Secondo Albert Einstein la crisi è un’occasione, un volano per il cambiamento
La creatività, la ricerca di soluzioni, l’invenzione nasce infatti solo nel momento della massima difficoltà, quando l’individuo è messo alle strette e, per sopravvivere, deve voltare pagina, cambiando registro e modus operandi, smettendo di fare le cose che faceva prima e proponendone altre.
Scrive Einstein:
“La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere ‘superato”.
Parole, queste, che non lasciano adito a dubbi. La crisi, in questa particolare visione, è sinonimo di sfida. E’ l’appuntamento con se stesso che ogni uomo è costretto a vivere.
“Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze”.
Le affermazioni dello scienziato ebreo-tedesco sono incredibilmente attuali. A renderle valide ancora oggi ci sono le similitudini tra il suo tempo e il nostro. Mentre Einstein scriveva queste frasi, nel mondo imperversava la crisi economica, presto degenerata in crisi politica, con la perdita di prestigio da parte degli istituti democratici e l’ascesa di ideologie che, nella migliore delle ipotesi, sapevano di chiusura e imbarbarimento…