TORINO, licenziato dopo trapianto, Chiamparino: Oerlikon ritira licenziamento operaio
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Abbiamo 813 visitatori e nessun utente online

Annunci - il Centro Tirreno
home-1-ads-pct

TORINO, licenziato dopo trapianto, Chiamparino: Oerlikon ritira licenziamento operaio

Italia
Typography

Al ritorno in fabbrica dopo malattia, operaio farà causa

TORINO, licenziato dopo trapianto, Chiamparino: Oerlikon ritira licenziamento operaio
TORINO, licenziato dopo trapianto, Chiamparino: Oerlikon ritira licenziamento operaio

"I rappresentati locali della multinazionale svizzera mi hanno assicurato di voler ritirare la loro decisione che, prima di ogni altra cosa, presentava tratti di disumanità inammissibili". Lo dichiara il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, che ha rivolto i suoi "auguri ad Antonio Forchione, l'operaio ingiustamente licenziato dalla Oerlikon Graziano di Rivoli".

"E' una cosa inconcepibile, inaccettabile, sbagliata". Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha commentato la vicenda dell'operaio licenziato per problemi di salute a Torino. "Se una persona ha una situazione come questa - ha detto - l'azienda si deve prendere la responsabilità di garantirgli un'opportunità. Se le notizie dei giornali corrispondono alla verità, è un errore molto grave che l'azienda deve immediatamente recuperare".

La Oerlikon Graziano, azienda metalmeccanica di Rivoli (Torino), ha licenziato un operaio rientrato in fabbrica otto mesi dopo un trapianto al fegato. "Mi hanno fatto una visita e mi hanno dichiarato inabile, mi hanno costretto a tre settimane di ferie forzate e poi lunedì scorso mi è arrivata la lettera di licenziamento", racconta Antonio Forchione, 55 anni. L'operaio farà causa all'azienda per ottenere un risarcimento. Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato subito uno sciopero di due ore su tutti i turni.

"Sono un operaio universale, ci chiamano così ora. Ho sempre lavorato su tre turni. Dicono che ora non posso più fare il lavoro che facevo e non sanno che mansione affidarmi. Non c'è nessuna posizione per me, ero anche disposto a un demansionamento, avrei accettato di fare qualunque cosa, fotocopie in un ufficio o il fattorino". L'operaio farà causa all'azienda per ottenere un risarcimento, gli mancano cinque anni alla pensione.

Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato subito uno sciopero di due ore su tutti i turni, a cui hanno aderito anche i lavoratori dello stabilimento di Luserna San Giovanni.

E' il terzo caso simile - accusano i sindacati - dopo quello di due delegati Fiom nelle fabbriche di Bari e di Sommariva Bosco. La Oerlikon Graziano, una azienda metalmeccanica, ha circa 700 dipendenti a Rivoli, oltre 1.500 in Italia. Parla di "licenziamento indegno e gesto riprovevole" il presidente della Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano. "Auspico che l'azienda ritorni sui suoi passi e si sforzi di trovare una soluzione adeguata alle attuali condizioni fisiche del lavoratore. Bene hanno fatto i sindacati a dichiarare due ore di sciopero. I lavoratori hanno compensato con la loro solidarietà la vergognosa mancanza di umanità di cui si è macchiata la Oerlikon". (ANSA)