COSENZA. Al via lo smantellamento della tendopoli rom di Vaglio Lise
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COSENZA. Al via lo smantellamento della tendopoli rom di Vaglio Lise

Cosenza e Provincia
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Dopo lo smantellamento del campo rom e delle baracche abusive sulle rive del fiume Crati, sono iniziate ieri le operazioni del Comune di Cosenza anche per lo smantellamento del campo temporaneo, la cosiddetta tendopoli rom, che l’Amministrazione aveva allestito la scorsa estate a Vaglio Lise per consentire ai cittadini rom di vivere in condizioni più sicure e igieniche.

Nel giro di 48 ore l’intera area nei pressi della stazione ferroviaria sarà liberata e le famiglie rom lasceranno definitivamente le tende con il supporto di un contributo economico comunale. La struttura – spiegano da Palazzo dei Bruzi – è un campo di protezione civile che rimarrà in dotazione al Comune di Cosenza, ed è costituito da 44 tende, 400 brandine, un impianto di videosorveglianza e 10 box per doccia.

Tutte le attrezzature finora utilizzate a Vaglio Lise saranno quindi completamente smontate, sanificate e portate in custodia presso il deposito della Protezione civile. Intanto il settore Servizi Sociali di palazzo dei Bruzi si sta avvalendo di una interprete che traduce la dichiarazione sottoscritta dai cittadini rom, redatta sia in lingua italiana che in rumeno, e certificata dal tribunale di Cosenza. “Avevamo garantito che in tre mesi avremmo smantellato il campo temporaneo e così è stato – afferma con soddisfazione il sindaco Mario Occhiuto – Mi fa piacere sottolineare che tutto si è risolto senza azioni cruente, ma con il dialogo e la condivisione, mentre abbiamo constatato che alcune forze lavoravano contro per evitare di farci risolvere un problema atavico.

Nell’arco di questo periodo hanno tentato di strumentalizzare gli ottimi risultati raggiunti provando a mettere cittadini contro cittadini, paventando addirittura la nascita di due campi rom e adducendo altre invenzioni al fine di fare propaganda politica. Ma noi preferiamo la politica del fare. Hanno avanzato polemiche sulle spese quando invece, con tale operazione, abbiamo risparmiato notevolmente per il futuro. E’ bene infatti sottolineare che la gestione del campo (sia quello abusivo che quello di emergenza con tende) sarebbe costata molto di più mese dopo mese.

E, oltre al risparmio economico, c’è un enorme beneficio in termini di costi sociali e problemi che si sarebbero scaricati sulla comunità come già avvenuto in passato. Con poche centinaia di migliaia di euro, contro le decine di milioni spese in passato, possiamo affermare di avere offerto una opportunità solo a chi voleva autonomamente integrarsi allontanando già mesi fa i cittadini dediti ad atti delinquenziali”.