Blatter lascia la Fifa. Stampa Usa: 'Anche lui indagato da Fbi '
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Abbiamo 370 visitatori e nessun utente online

Annunci - il Centro Tirreno
home-1-ads-pct

Blatter lascia la Fifa. Stampa Usa: 'Anche lui indagato da Fbi '

Calcio
Typography

"Non sento più l'appoggio del calcio".

A pochi giorni dalla sua rielezione, al suo quinto mandato consecutivo al vertice della Fifa, Sepp Blatter lascia. Si dimette anche se resterà in carica fino a fine anno in attesa di nuove elezioni visto che, in base allo statuto, per indirle bisogna aspettare quattro mesi. Il consiglio si dovrebbe quindi tenere tra dicembre e marzo 2016. Una scelta, riportano Abc e New York Times, dettata dagli ultimi avvenimenti della bufera che ha travolto il mondo del calcio. A convincere il 79enne dirigente svizzero, presidente dall'8 giugno del 1998, a fare il passo indietro sarebbero state le pressioni subite dopo l'arresto di alti dirigenti della Fifa, accusati di corruzione.

"Sono stato eletto, ma non sento più l'appoggio del calcio, per questo un nuovo presidente sarà rieletto" ha detto durante la conferenza stampa, convocata a sorpresa a Zurigo. L'Abc e il New York Times danno, invece, un'altra spiegazione. Secondo fonti dei due media Usa lo stesso Blatter sarebbe indagato dall'Fbi con l'accusa di corruzione, dopo che nel mirino è finito il suo fedelissimo Jerome Valcke, segretario generale dell'organo di governo del calcio mondiale. Secondo fonti investigative statunitensi, riportate dal New York Times, Jerome Valcke è sospettato di aver trasferito illegalmente, infatti, 10 milioni di dollari nel 2008 all'ex vicepresidente Jack Warner. Denaro che il Sud Africa ha ammesso di aver speso come contributo e non come tangente per assicurarsi i mondiali nel 2010. Sul numero 2 della Fifa non è stata formulata per ora nessuna accusa.

L'ex calciatore brasiliano Arthur Antunes Coimbra, meglio noto come Zico, ha ammesso che sta valutando di entrare in corsa per la successione di Joseph Blatter alla presidenza Fifa. "Perché no? La mia vita è sempre stata legata al calcio", ha detto l'idolo del Flamengo e della nazionale brasiliana sul suo profilo facebook. "Una passione che ha esercitato con serietà e rispetto in Brasile e in altri paesi. A cena con Sandra ho pensato a questo. Mia moglie e i miei figli mi sostengono. Sono stato il Ministro dello Sport, ho esperienza con il mio club. Penso che il calcio venga prima della politica. Non ho ancora alcun supporto, ma la corsa è aperta a tutti e potrei diventare un candidato alla presidenza della Fifa. E' ancora un'idea... Chi lo sa?", ha detto il 62enne allenatore in India.

Zico ha detto che la sua possibile candidatura non implica un'opposizione a un altro potenziale candidato alla guida della Fifa, l'ex calciatore francese e attuale presidente della Uefa, Michel Platini. "Non ha niente a che fare con Platini, che è un mio caro amico. E' una possibilità, perché ora chiunque può essere un candidato. In precedenza, questo sarebbe stato impossibile", ha aggiunto l'ex numero 10, che attualmente si è dedicato alla carriera di allenatore. Ha guidato le nazionali di Giappone e Iraq e club come Fenerbahçe (Turchia), Olympiakos (Grecia), Bunyodkor (Uzbekistan), Cska Mosca (Russia) e Al-Gharafa (Qatar), e oggi guida il club indiano del Goa.