morti sulla Ss18: 7.000 firme
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morti sulla Ss18: 7.000 firme

Cosenza e Provincia
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La riuscita petizione dopo il decesso delle tre giovani liceali sanlucidane. La reazione della società civile: istanze al governo, all'Anas e alla politica

PAOLA (COSENZA). La morte di Ida oliva, Filomena Santoro e Sara Frangella non è stata vana. A seguito delle immane tragedia che ha colpito le tre ragazze, forse, finalmente, possiamo sperare di riuscire ad avere degli interventi incisivi da parte delle istituzioni competenti per fermare questa inarrestabile e quotidiana strage di vite sulla strada statale 18 (e non solo), soprattutto tra i giovanissimi.

morti sulla Ss18: 7.000 firme
morti sulla Ss18: 7.000 firme

 

La morte di tre studentesse di soli 19 anni ha lasciato un segno, sia nelle famiglie delle vittime, quanto nelle amicizie ma, soprattutto, nell'opinione pubblica che non ha esitato a far sentire la propria vicinanza partecipando attivamente alla petizione attivata proprio dai congiunti di Ida, Filomena e Sara. In pochi giorni le firme hanno superato quota 7mila, e manca poco affinché il documento possa essere portato all'attenzione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio Matteo Renzi, alla Regione Calabria, nella persona del presidente Mario Oliverio, nonché ai vertici dell'Anas.

Nell'appello lanciato sul web dai genitori delle tre ragazze si legge:

"quella di cui si parla e la statale 18 Tirrena che vada a Praia a Mare a Lamezia Terme e percorre l'intera costa attraversando decine di paesi interessati da bivi ed uscite. Ancora ad una sola carreggiata e con due sole corsie, una per ogni senso di marcia, e senza spartitraffico, risulta essere totalmente inadeguata all'elevato volume di traffico pesante (che contribuisce al logoramento del manto stradale) e pendolare circolante su di essa. Rischi ed incidenti continui, con frequenza sempre più ravvicinata e non più tollerabile, causati dall'eccessiva velocità, dalle pessime condizioni del manto stradale e dalla segnaletica non adeguata. Ancora vittime, ancora vite spezzate e persone in condizioni gravi. Un dramma che si ripete continuamente. A distanza di soli 15 giorni dal tragico incidente di San Lucido, si sono verificati ben altri due incidenti mortali nel medesimo tratto stradale.

Ecco perché:

"vi chiediamo un intervento di messa in sicurezza che prevede l'utilizzo di mezzi tecnologici come Tutor, semplici autovelox fissi o mobili. Non più quelli nascosti per far cassa ma di quelli veramente utili, deterrenti, ben visibile chiaramente e più volte segnalati; di una presenza più costante delle forze dell'ordine; la predisposizione di rotonde presso i bivi con più elevato grado di pericolosità. Con questa petizione chiediamo interventi decisivi ma soprattutto immediati da parte dello Stato italiano del governo nazionale (Ministero delle Infrastrutture) dell'Anas, della Regione Calabria affinché diano importanti investimenti pubblici a risoluzione di questi annosi e tragici problemi, non potendo più rimanere silenti di fronte alle centinaia di vittime; problemi di cui se ne parla da anni ma che purtroppo non hanno portato ad adottare delle misure risolutive, nonostante l'impegno di associazione e cittadini"

Rita Cancelli ( La Provincia di Cosenza)