AMANTEA: l'ira di Aloisio, Poliambulatorio ''E' spoliazione''
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AMANTEA: l'ira di Aloisio, Poliambulatorio ''E' spoliazione''

Cosenza e Provincia
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Amantea. In vista di un presunto smantellamento del poliambulatorio di Amantea (di recente sìa il laboratorio analisi, sia il centro radiologico sono stati ridimensionati), e in assenza di notizie sulla presunta Casa della Salute che dovrebbe sorgere in territorio nepetino, è intervenuto il leader della "la Calabria che vuoi", Robert Aloisio, il quale ha puntato il dito soprattutto contro la Regione Calabria.

Robert Aloisio
Robert Aloisio

 

"Da diversi mesi si sta lottando, sia presso le istituzioni preposte, sia a mezzo stampa, per riuscire a garantire alla popolazione il diritto alla salute, ma invece di ottenere qualcosa di positivo stiamo perdendo ancora quel poco che abbiamo ottenuto in passato".

In tale contesto, Aloisio ha dovuto necessariamente puntare il dito contro il Partito Democratico, rappresentato a livello regionale da Mario Oliverio e Carlo Guccione.

"La soluzione dei nostri problemi l'avrebbero dovuta dare proprio loro, considerando che in campagna elettorale si proposero quali "Santi" per fare miracoli proprio per gli innumerevoli problemi in campo sanitario da noi è in Calabria più in generale, approfittando ingiustamente di tanta gente che sta male. Da due anni a questa parte si sta parlando di innumerevoli progetti, senza però che nessuno sia stato realmente portato a compimento. L'unica cosa che ci è stata, con il silenzio complice dei nostri politici locali e regionali, sono stati i tagli ad uno dei settori più importanti per l'umanità. E, proprio in virtù di ciò "pur avendo ospedali, centri spok e cliniche private lungo il Tirreno, per problemi di una certa importanza il paziente continua ad emigrare in centri di eccellenza del Nord. E con essi anche coloro i quali hanno studiato in Calabria per diventare medici, ma che non si sono visti offrire quella opportunità di lavoro che li avrebbe certamente premiati per tanti sacrifici sopportati da loro e dalle loro famiglie. È il caso del dottore Roberto Ianni, il quale dopo la chiusura della struttura dove operava, Germaneto, si è visto costretto a fare le valigie per andare a Siracusa. E questo è solo uno dei tanti casi portati all'attenzione dell'opinione pubblica (la lista, credetemi, è molto lunga)".

Adesso, però, "è arrivato il momento di apportare qualche cambiamento a questo sistema fatto di Logiche di potere che danneggiano e compromettono gravemente le nostre intelligenze calabresi. Potremmo anche avere le strutture ed i macchinari più innovativi e funzionali di questo mondo da noi (parlo di Tirreno, provincia di Cosenza e Calabria) ma se non ci sono dei professionisti capaci, in grado di gestire il tutto è inutile continuare a sperare che qualcosa in positivo possa mai accadere. Sarebbe il caso di attivarsi per fare rientrare i medici calabresi che con dedizione stanno ottenendo grandi risultati in diversi Centri ospedalieri d'Italia. Il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Aieta, che tanto sostegno elettorale ha ottenuto, che fine ha fatto? Perché non interviene per a far sì che in Calabria non si parli solo di malasanità? E Orlandino Greco? Dobbiamo andare a "Chi l'ha visti" o dobbiamo aspettare la prossima campagna elettorale? Nessuno ha fatto niente per potenziare gli ospedali di Praia, Cetraro e il Poliambulatorio di Amantea, permettendo che "qualcuno", per mere questioni economiche, operasse tagli tali da compromettere la salute degli utenti?".

Stefania Sapienza (il Quotidiano del Sud)

Poliambulatorio di Amantea
Poliambulatorio di Amantea